sabato 4 aprile 2015

Vino: fattore tempo e immagine di un'etichetta

Fattore tempo, anche di maturazione, di un vino. Quanto incide su strategie di branding e immagine di una bottiglia?







Giacomo Bersanetti di Sga, corporate&packaging design, risponde alle nostre domande. E buona scelta dell'etichetta giusta per questa feste.

Quale la relazione tra tempo e progetto?

  1. "Fra i casi più comuni di relazione stretta fra tempo e progetto vi sono le edizioni dedicate ad anniversari aziendali; se si tratta di un metodo classico, soprattutto se è caratterizzato dall'utilizzo di una bottiglia speciale, occorre completare il progetto diversi anni prima del suo lancio. Accade spesso, per vini di particolare pregio, che il progetto rimanga in stand by perché il vino non ha raggiunto la massima espressione qualitativa. Ma vi sono frequenti esempi di tipo opposto, si tratta di progetti per i quali occorre concentrare il progetto e la sua realizzazione in tempi brevi, per non perdere una fase favorevole come la stagione estiva o l'intensità di vendite del periodo natalizio."


Secondo La Stampa del 31 marzo, nel quadro di una ripresa dei consumi, anche il vino vede una crescita nelle vendite al dettaglio (+1,9%) dopo anni di calo. Anche questo si deve alle nuove strategie di branding e di immagine?
  1. Direi proprio di si; ciò è confermato anche dal fatto che continua a crescere il consumo dei vini confezionati e con un'identità ben riconoscibile, mentre diminuisce quello per lo sfuso e ritengo che questo progresso sia anche legato alla maggiore maturità e capacità valutativa dell'acquirente.

 

Quanto e come incide il packaging nella scelta di un vino rispetto ai criteri classici del gusto, della territorialità, del prezzo? 

  1. Non saprei quantificare in termini numerici l'incidenza del packaging nella scelta di un vino; di certo agisce in modo più efficace sugli acquirenti meno preparati, ma ritengo che il packaging sia significativo anche nei confronti del consumatore esperto che, di solito, rivolge la sua attenzione a informazioni di carattere razionale ma che, conoscendo il vino, sa valutare con maggiore cognizione la corrispondenza fra l'abito e il contenuto.

II boom del vino nei supermercati cui sono dedicati sempre più scaffali e più referenze su quale piano si pone rispetto a chi il vino lo sceglie ancora nelle enoteche?

  1. Ritengo sia un risultato molto positivo. Circa due terzi delle persone che acquistano vino o alcolici al supermercato hanno necessità di informarsi e dedicano molto tempo per documentarsi prima dell'acquisto ed anche questo è un aspetto positivo. In enoteca l'esperienza è molto diversa: hai la possibilità di trovare un assortimento molto più variegato, puoi scoprire prodotti di nicchia, hai il supporto di un esperto che ti può assistere nella scelta, ed altro ancora.
 
E infine, se il vino lo propone il sommelier al ristorante, che ruolo ha il packaging?
 

  1. Sappiamo che al ristorante, la scelta non avviene sulla base dell'immagine dei vini, ma sulla conoscenza diretta o su consiglio; a volte si sceglie 'per sentito dire' o per il prezzo. Altre volte si sceglie perchè una vestizione particolarmente impattante ci ha colpito da una vetrina o una mensola, mentre siamo in attesa di ordinare.



  2. Il packaging, al ristorante, ha modo di esprimersi in pieno quando la bottiglia raggiunge il tavolo e spesso diventa oggetto di attenzione dei commensali. L'efficacia dei contenuti simbolici/emozionali, la chiarezza delle informazioni, le caratteristiche sensibili delle superfici e delle nobilitazioni, hanno l'occasione di esprimersi e di dialogare con le persone presenti che già, da tutti questi segnali, attendono un'esperienza che il vino confermerà, gratificandoli.
 
 
 


  1. Quanto incide in percentuale il costo di un progetto in tempi brevi e lunghi sul costo finale della bottiglia?

    Se consideriamo il breve periodo, per esempio il bilancio dell'esercizio nel corso del quale avviene l'intervento progettuale, posso dire che l'incidenza è bassissima. Naturalmente occorre considerare il numero di bottiglie su cui il costo viene distribuito; se invece consideriamo il lungo periodo l'incidenza è nulla.

    Al contrario, il progetto di restyling risulta molto efficace sulle vendite; due anni fa, per fare solo uno fra i molti esempi, una nota distilleria leader in gdo,  soffriva, come tutto il comparto, un calo di vendite superiore al 30% su base annua; con l'introduzione del nostro nuovo restyling, in sei mesi il recupero è stato del 37%, consentendo non solo di azzerare il gap precedente, ma di migliorare la performance. 

     

    I casi sono davvero numerosissimi e diversissimi fra loro; in generale un intervento di restyling ben curato e mirato, produce sempre effetti molto positivi sul piano delle vendite, a fronte di un investimento contenuto.


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