giovedì 26 luglio 2012

L' (in) arrestabile crescita del cono gelato

Ritorno sull'argomento "gelato artigianale" perché è piena estate e anche per fare un po' di chiarezza. Dell'argomento mi sono occupata infatti in aprile per scrivere lo Speciale Gelaterie di Linea Diretta, il mensile di enogastronomia per il quale lavoro, uscito questo luglio. Mentre mi informavo sullo "stato dell'arte" del settore, sui media uscivano in continuazione notizie sulla grande crescita delle vendite di gelato artigianale quest'anno (chi diceva il +2% chi addirittura il +7%) e anche sulla continua apertura di nuovi punti di vendita (soprattutto a Milano). Ora, a parte che ad aprile non si poteva assolutamente ancora sapere come andava questo mercato (troppo presto per parlare di dati di vendita estiva e difatti poi si è scoperto che quei tassi di crescita erano riferiti alla scorsa stagione 2011 sul 2010), la questione poi sollevata dagli operatori del gelato artigianale (cfr. il notiziario della Mostra del gelato di Longarone Fiere) è che anche questo settore soffre della crisi in atto. La fortuna di alcune fortunate e di successo catene di gelaterie che fanno molta comunicazione, anche sul web e anche pubblicando libri, non avrebbe quindi nulla a che vedere con l' "umile" lavoro dei tanti gelatieri classicamente intesi, che quest'anno faticano un po' a vendere i loro coni (anche perché la stagione fino ad adesso non è stata nemmeno tanto calda). Insomma, sarebbe, quello dell'affermarsi del gelato artigianale , l'ennesima moda, gonfiata dai mezzi di comunicazione, che premia soprattutto le catene simil artigianali (le Ikea del gelato d'alta gamma, le ha chiamate sul Corriere della Sera Maria Laura Rodotà,) come si trattasse di "applicare al comparto del gelato ciò a cui siamo ormai abituati per i negozi di abbigliamento, di profumi , di gioielli e conosciamo tante altre catene che rendono uno uguale all'altro tanti centri commerciali", come ha scritto, secondo me giustamente, Arnaldo Minetti sulla rivista Gelato artigianale di questo luglio. Certo, ciascuno tira l'acqua al suo mulino, e anche i gelatieri lo fanno, ma ben venga chi combatte l'omologazione, anche e soprattutto del gusto.  

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