martedì 13 marzo 2012

Saranno (ricche) e famose?

Mi devo scusare con Luisa Vallazza, chef stellata del Ristorante Al Sorriso di Soriso (No), per non averla citata il giorno della Festa della donna come uno delle pochissime grandi cuoche. In effetti anche con lei, e con Annie Feolde, dell' Enoteca Pinchiorri di Firenze, queste si contano comunque suelle dita di una mano. Sarà perché il lavoro in cucina è molto impegnativo e faticoso, come ha ben spiegato il cuoco americano Anthony Bourdain (di cui segnalo la trasmissione su Rai5 il lunedì alle 10.30 No Reservation, documentari sulla storia e la cucina di nazioni centro e sudamericane) nel suo libro Kitchen Confidential (Feltrinelli). E anche rischioso: Bourdain parla di continuo calore dei fuochi accesi cui si è esposti e del pericolo di ferirsi e scottarsi sulle griglie della carne o con l'olio bollente. Che sono poi le ragioni per cui a mio nonno, una gavetta nelle cucine degli alberghi di Montecatini Terme (Pt) e poi sous chef a Villa Igea a Palermo, si gonfiò a dismisura lo stomaco per la troppa acqua bevuta causa la sete da tanto caldo dei fornelli. Ma le donne comunque ne hanno sempre dovuto sopportare il carico di lavoro finché dovevano cuicnare a casa, per la famiglia. Mentre ora che si tratta di diventare ricche e famose ...   

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