martedì 13 dicembre 2011

Natale, c'è chi ci vuole a pancia vuota

Certo ieri c'era lo sciopero generale della Cgil contro la manovra e oggi, 13 dicembre, tanti giornali, i più importanti non sono usciti.  Ma mettere in primo piano nella newsletter del Club Papillon questa notizia, sembra di questi tempi un po' provocatorio: "Addio lasagne a Natale, è arrivato il tempo della cucina pensatoio. La provocazione questa mattina arriva sulla prima pagina de Il Foglio, lanciata da Annalena (messa così senza cognome come se tutti dovessero, conoscerla: aggiungo io il cognome, Benini, e per chi volesse sapere chi è anche il link al suo profilo: www.ilfoglio.it/redazione/30) che sottolinea come siano ormai diventati impopolari i menu con puré e cotechino (e qui la redazione del Club Papillon inserisce una foto da Gentleman Class) colpa della scarsa riflessione alla base di questi piatti. 'Il pranzo perfetto - scrive Annalena - è stato ideato dai più grandi cuochi del mondo nel corso di estenuanti riunioni in Giappone: tanti uomini riflessivi ed eleganti, chef star con ciuffi, frangette, manichette arrotolate' (manichette arrotolate?). Il risultato è quello di trovarsi di fronte a un nuovo tipo di cucina, la cucina pensatoio: 'è un pranzo lussuosamente sobrio - continua Annalena - e molto tecnico (i cuochi hanno centinaia di stelline) che offre la grande opportunità di lasciare i piatti mezzi vuoti".  E voi da che parte state: cucina pensatoio o cucina da 'pancia piena'? Com'è cambiata la cucina di Natale? Ne parliamo oggi sul blog barbabietola."
Il pranzo di Natale sarà sicuramente cambiato, come tutto a questo mondo, ma della "cucina pensatoio" non ne sentivamo proprio il bisogno. Immancabile, arriva comunque sul blog il commento di un molto probabile ristoratore, tale bistek, che propone il suo menu, lunghissimo e pieno di portate caloriche, inclusa una "carne bistek" (da qui il sospetto che si tratti della lista di un locale). E Paolo Massobrio, peraltro stimatissimo (anche da me) critico enogastronomico del Club Papillon, rincara la dose: "ma, bistek, a chi interessa - scrive - un menu così?" Forse a persone che quando si mettono a tavola hanno appetito? O lo stomaco vuoto è adesso un optional? E poi che ne è stato del famoso detto che la "virtù sta nel mezzo" ? E che dei gusti non si discute? Va bene, era una provocazione, e io ci sono cascata. D'altra parte, il sottotitolo del mio blog è "il pane e le rose", ovvero nessun pensa bene a pancia vuota, ma quando è sazio può dedicarsi felicemente anche ad altro. Ma di provocazione enogastronomica, inutile, in provocazione, non si perderà di vista il fine fondamentale dell'atto del mangiare?

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