giovedì 27 ottobre 2011

Cibo, lusso per pochi?

Il 31 ottobre saremo, sulla terra, 7 miliardi. Quel grande successo del marketing che è il boom delle eccellenze agroalimentari metterà la terra in grado di fornire cibo a tutti? Per ora ne alimenta un grande spreco (10 milioni di tonnellate, secondo un sondaggio Swg per Coldiretti, buttati ogni anno solo in Italia), come si è  visto al Forum dell’agricoltura di Como del 21 ottobre. Mentre altri agricoltori insistono sulla necessità di aumentarne la produzione proprio per sfamare tutti. A Varsavia, il 26, durante la 35° Conferenza agricola Nord America-Europa, si è discusso anche di questo. Ecco la sintesi dell’intervento di Paolo Bruni del Cogeca, l’organizzazione delle cooperative degli agricoltori europee. 



 A Varsavia i rappresentanti del mondo agricolo di Europa e Nord America si confrontano su come fronteggiare la crescente domanda di cibo su scala globale. Bruni (Cogeca) sottolinea necessità di riequilibrare valore catena alimentare.
(26 ottobre 2011) Nel corso di un'importante conferenza tenutasi oggi a Varsavia, i leaders del mondo agricolo di Europa e Nord America hanno unito le proprie forze per sottolineare il bisogno di assicurare una sempre maggiore sicurezza alimentare e la necessità di aumentare la produzione agricola per fronteggiare la crescente domanda di cibo su scala globale.
Parlando alla conferenza, il Presidente della Cogeca Paolo Bruni ha osservato: “la domanda di generi alimentari su scala globale è destinata ad aumentare del 70% entro il 2050 e la produzione agricola è costantemente minacciata dalle condizioni climatiche avverse, oltre che dalla progressiva contrazione della terra coltivabile. Garantire la sicurezza alimentare, quindi, non è mai stato così importante come oggi. Quasi ognuno dei relatori intervenuti qui a Varsavia ha sottolineato questi concetti. La sfera politica ha quindi la responsabilità di garantire la sicurezza alimentare per le prossime generazioni e di assicurare allo stesso tempo che i produttori agricoli abbiano un futuro. I produttori e le loro famiglie compiono ogni giorno uno sforzo enorme per contribuire all'economia e alla vitalità delle aree rurali in tutto il mondo. Questo sforzo deve essere riconosciuto”.
I rappresentanti del mondo agricolo europeo e nord americano si sono inoltre pronunciati in merito all'enorme potere contrattuale della grande distribuzione organizzata, concordando sulla necessità di rafforzare la posizione dei produttori e delle cooperative agricole all'interno della catena alimentare e sul bisogno di perseguire un sempre maggior ritorno di reddito dai mercati. A questo proposito, il Presidente Bruni ha ribadito che “è cruciale rafforzare la posizione delle organizzazioni di produttori, come le cooperative, all'interno della catena del valore, in modo da permettere loro di fronteggiare il costante aumento della domanda di cibo. Per questo, riteniamo che le regole europee sulla concorrenza debbano essere adattate alla necessità di permettere alle organizzazioni di produttori di crescere in termini di dimensioni e massa critica”.
“E' fondamentale - ha concluso Bruni - tramandare alle generazioni future un'agricoltura europea che sia efficiente, dinamica e competitiva, oltre che pronta a garantire sia la sicurezza alimentare, che una produzione adeguata ai nuovi e crescenti bisogni della popolazione mondiale. Per tutte queste ragioni, è necessario vi sia un adeguato stanziamento di bilancio per la politica agricola comunitaria post 2013 e ci appelliamo alle istituzioni perché tengano presente tale necessità”.

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