venerdì 4 marzo 2011

Dall’agricoltura la nuova energia rinnovabile

Degli scarti vegetali non si butta più nulla perché servono a produrre energia, tema dei convegni di Agrofer, la fiera delle rinnovabili, a Cesena dall’1 al 3 aprile. Durante il primo di questi, venerdì 1 aprile, alcuni esperti spiegheranno come il “Piano  regionale per l’energia 2011-2013” dell’Emilia Romagna possa essere d’ esempio. La posta in gioco è alta perché il governo ha appena rivisto il sistema degli incentivi ed emanerà tra 3 mesi un nuovo decreto sui limiti di potenza installata per vederseli attribuiti (fino a ieri 5mila megawatt per le biomasse e 8mila per il fotovoltaico).
L’espansione delle rinnovabili non si deve solo alle norme Ue, che ne fissano al 17% entro il 2020 la quota sul totale: circa l’85/90% dell'energia consumata oggi viene dal petrolio e  il 2,6% da altre fonti. Spesso, poi, si pensa solo a eolico e  fotovoltaico, ma sfruttando i loro scarti (deiezioni animali, resti di lavorazioni, sfalcio ed abbattimento di alberi e piantagioni) le aziende agricole riescono anche a ridurne i costi di smaltimento.  E l’ Europa punta ad arrivare al 10% dei combustibili da trazione, fra cui il biometano, da fonti agricole, tema che sarà al centro del dibattito  Sviluppo ed evoluzione della filiera del Biogas”.
Dal momento infine che l’Italia produce elettricità in eccesso ma poco calore, lo sviluppo di piccoli impianti di riscaldamento alternativi nelle abitazioni degli agricoltori e di grandi installazioni per le biomasse diventerà a Cesena un progetto di filiera che coinvolge coltivazione e tecnologia, agricoltura e ricerca scientifica, industria e risorse umane.

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