giovedì 3 febbraio 2011

Il turismo agro: calano presenze e occupati

Secondo Agriturist, gli agriturismi di Confagricoltura, il continuo calo delle presenze turistiche in Italia (-0,8% per gli alberghi e –2,1% per le aziende agricole dedite anche all’ospitalità nel solo 2010) ha sgonfiato il boom delle vacanze in campagna comportando un taglio dei redditi aziendali vicino all’8%; e questo considerato la crescita dell'offerta del settore, valutata  al 2,8%, e i prezzi fermi a fronte di costi crescenti almeno del 3%.
Il vistoso calo dell’occupazione che ne consegue (3,6% i licenziamenti nel settore alberghiero, pari a circa 5.000 addetti, secondo Federalberghi), forse meno pesante per l’agriturismo, le cui aziende sono per la maggior parte a conduzione familiare, rappresenta comunque una pesante ipoteca per un Paese come l’Italia già gravato da una negativa crescita del Pil (cui il turismo contribuisce per il 9,5%). Intanto, nel provvedimento in discussione in queste ore sul federalismo fiscale è prevista anche una tassa municipale sul turismo, già applicata per esempio a Roma: da 1 a 5 euro a notte a persona secondo la struttura. Aspettiamo, come promesso, altre salutari “scosse” per l’economia.  

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