"diario sul cibo per chi non crede che il cibo sia cultura ma nutrimento e garantirlo a tutti sarebbe già un bel passo avanti...esistono 'il pane e le rose'…assicuriamo il pane a tutti perché tutti possano avere anche le rose…"
mercoledì 7 maggio 2025
Commodity in picchiata
C'è chi già intravede, sul mercato delle commodity (i principali generi alimentari di largo e generale consumo), un rallentamento dell'inflazione. Dovuto a surplus, cioè a aumento dell'offerta, che secondo la famosa legge economica comporterebbe un declino della domanda. Con conseguente raffreddamento dei prezzi. A tutto vantaggio di un consumatore che dopo essere stato trattato come prosumer, cioè produttore e consumatore insieme, e avido frequentatore di centri commerciali di ogni genere e grado, adesso tornerebbe a consumare cum granu salis. Cioè secondo le sue possibilità economiche e secondo quello che di meglio offre un mercato stagionale senza troppi interventi chimici.
Il Dragone padrone del mondo
E non dite che non ve lo avevo detto. La Cina, e in particolare i porti di Shenzen e Hong Kong, dove passa la maggior parte delle merci dirette a noi occidentali, sta diventando padrona del mondo. Lavorano a cottimo, non hanno democrazia ma solo un piccolo grande imperatore, non si fanno vedere ma sono dappertutto. Noi siamo liberi, e loro no. Grandi lavoratori a poco prezzo. Quello che ci vuole in un mondo che per il resto va a rotoli con i suoi morti sul lavoro, i femminicidi e le risse con il decesso per futili motivi.
Chiusa la stagione dei carciofi, si apre quella degli ortaggi estivi
Finita la stagione dei carciofi, possiamo benissimo ancora per un pò comperare degli ottimi asparagi, di cui ho già parlato, se le nostre tasche lo consentono. Infatti con l'inflazione galoppante, a doppia cifra, molte famiglie di 4 e più persone non possono permetterseli. Meglio allora ripiegare su piselli o spinaci surgelati che hanno il vantaggio di essere più facilmente reperibili tutto l'anno a prezzi tutto sommmato abbordabili e di richiedere poca acqua e poco gas (il temibile gas russo) per portarli in tavola. Ma ben presto ci troveremo spostati sul terreno di ricette ben più golose che sono quelle che ci regala l'estate. A questo proposito voglio ricordare per ora soltanto il o la ratatouille (che ha dato il nome vent'anni fa ad un film di animazione molto apprezzato da critica e pubblico che raccontava le peripezie di un topolino nascosto nel cappello di un cuoco, il celebre toque francese, che sapeva cucinare al posto suo meglio di tutti i cuochi della capitale tanto da far commuovere un critico gastronomico da tutti riverito e molto temuto. La parmigiana di melanzane e la peperonata che, come vedremo, si può fare in due modi. La ratatouille è tutto sommato semplice. Cipolle tagliate grossolanamente, patate altrettanto, melanzane a quadrotti e peperoni a pezzi vanno fatti sobollire come un ragu in un letto di pomodori pelati. Fino a completa cottura di tutti gli elementi, si presti attenzione alle patate che sono le più dure di tutti questi ortaggi, e al restringimento del sugo. La parmigiana richiede più passaggi e più attenzioni come per esempio dopo averle tagliate a fette la posa del sale sopra le melanzane, per toglierne l'amaro. La loro seguente sciacquatura e asciugatura e soprattutto la frittura dopo averle sommariamente infarinate in olio di semi di arachide. Poi tutto diventa più facile: basta infatti in una teglia imburrata disporre un primo strato di melanzane, un seguente stato di salsa di pomodoro (io la faccio con i perini freschi tagliati e fatti cuocere in olio di oliva e poi passati nel passaverdure) e uno strato di formaggio grana o parmigiano grattugiato. La peperonata può essere fatta con i peperoni verdi e allora ci va il passato di pomodoro, oppure con quelli gialli e allora soltanto l'olio di oliva. Naturalmente il tutto va salato secondo i vostri gusti. Ma lo so, obietteranno molti di voi, oggi con le serre e le colture idroponiche, tutti gli ortaggi della nostra bella tavola italiana sono disponibili tutto l'anno ... Ma io sono una passatista e ricordo con piacere i tempi in cui si andava appunto con il passare del tempo.
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