martedì 2 luglio 2024

L' AI entra nel mondo del vino

Archiviata l’agricoltura idroponica, che altro non è se non la coltivazione in serra di cui è pieno il mondo, si affaccia una nuova era per i campi. Quella dell’intelligenza artificiale. Ne hanno già parlato a sufficienza i quotidiani. Ma mi vi ci vorrei in poche parole soffermare anch’io. Non so se tutti sanno cosa sia una start up. Si tratta di un gruppo di persone che cercano soldi per finanziarsi. Chi glieli dà fa un’analisi delle prospettive di business e se vede che in pochi anni ha una forte possibilità di guadagno li finanzia. Questo accade anche in agricoltura e in particolare in vigna. Come si è visto all’ultimo Vinitaly, il Salone del settore dove si incontrano venditori e compratori. E’ nato così, sotto l’abile supervisione di Giampietro Comolli, direttore di Osve Ceves, Osservatorio vini spumanti, il racconto di Federico Unnia, vinitor sapiens. Storia di uomini, vigne e bottiglie e cosa accade dietro i calici: progetti e sacrifici spesso sconosciuti. Il tempo, inteso come meteorologia, cambia, scrive Unnia, drammaticamente. E con esso l’agricoltura alla continua ricerca di altitudini migliori per coltivare la vigna. Una battaglia che si rivela assai complessa e di difficile riuscita. Ma l’intelligenza artificiale potrebbe diventare una potente alleata. Gli occhi sono puntati sull’acqua da gestire con oculatezza. Ed è proprio in questo che entra in gioco l’AI. Come spiega Alfredo Bini, alla guida di All about water, start up italiana prima nel mondo ad aver sviluppato un algoritmo proprietario per la gestione del water management e del water scarcity in ambito della produzione di cibo, la situazione del clima attuale richiama l’importanza di un’agricoltura intensiva responsabile nella gestione delle risorse idriche. L’AI è quindi usata da AAWW per evidenziare la correlazione tra le variabili, siccità o alluvioni, che influenzano i processi produttivi. E offrire differenti scenari per la loro gestione e ottimizzazione. Fino ad arrivare al consumatore per individuare cosa sceglie e perché. Quali sono le sue preferenze organolettiche e come si combinano con l’offerta.

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