martedì 5 dicembre 2023

Slavoj Zizek: cosa pensa di Israele - Hamas

E ho fatto bene ieri a ricordarmi di Slavoj Zizek e a riproporvi il sunto di un suo libro. Perché in questi giorni con la sua stessa verve polemica si è espresso alla Fiera del Libro di Francoforte sul tema Israele- Hamas. Questo il nocciolo della sua idea in proposito. L’orrore estremo di Auschwitz non lo ha reso il luogo in cui i superstiti si purificavano divenendo soggetti etici e perdendo ogni egoismo. Anzi, l’orrore di Auschwitz stava anche nella deumanizzazione di tante vittime, trasformate in insensibili superstiti, incapaci di produrre giudizi equilibrati o etici. Dunque, nuovamente, la lezione da trarre è molto triste: dobbiamo rinunciare all’idea che le esperienze estreme abbiano un contenuto d’emancipazione, che ci consentano di fare chiarezza e aprire gli occhi alla verità definitiva di una situazione. Per le stesse ragioni, credo anche che tutto il dibattito «Olocausto versus colonialismo», che qualche anno fa ha attecchito in Germania (ovvero: quale dei due è stato peggio?) vada respinto come profondamente osceno. L’olocausto fu un unico e terrificante megacrimine; il colonialismo ha provocato un’impensabile quantità di morti e sofferenze. L’unico modo corretto di vedere questi due errori è considerare la lotta all’antisemitismo e quella al colonialismo come due aspetti di una medesima lotta. Chi archivia il colonialismo come male minore insulta le vittime dell’Olocausto, poiché riduce un orrore senza confronti alla contropartita di qualche manovra geopolitica. Chi relativizza l’unicità dell’Olocausto insulta le vittime del colonialismo. L’Olocausto non è un crimine in una serie ma è unico nel suo genere, proprio come il colonialismo moderno è stato un unico e sconvolgente orrore compiuto con la giustificazione di civilizzare gli altri. Sono imparagonabili mostruosità, che non possono e non debbono ridursi a meri esempi da «mettere a confronto» – in un certo senso, ciascuno di essi è il male assoluto.

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