martedì 20 aprile 2021

La Ue si schiera contro gli animali in gabbia

La realizzazione di un’impresa titanica, come quella di mettere fine agli allevamenti in gabbia degli animali da cortile, sta andando in porto. Grazie alle firme di tutti coloro che si sono mobilitati sotto l‘egida dell’opera di CIWF, Compassion in World Farming, lo scorso 15 aprile la Commissione Ue ha dibattuto sull’argomento promettendo che qualcosa verrà fatto. Sono già anni che un gruppo di volonterosi, capeggiati da Annamaria Pisapia, si batte contro le condizioni che si possono a buon diritto chiamare “disumane” con cui vengono allevati e trasportati gli animali destinati all’alimentazione umana. E’ vero che ormai si mangia molto meno carne, soprattutto quella rossa, e oltre il 10% degli italiani si sono convertiti alla dieta vegana (oltre alla carne e al pesce, niente uova né formaggi). Ma per coloro che fanno lavori pesanti e si devono nutrire di proteine (ma anche un cereale come la soia ne contiene) e per tutti coloro, cioè tutti noi, che abbiamo bisogno di globuli rossi, la carne (bistecca e hamburger di manzo, paillard di vitello, cosce di pollo, lonza di maiale, coniglio in umido, prosciutto, bresaola e altri salumi) è ancora il secondo per eccellenza. Meglio se accompagnata da verdure e legumi e consumata una sola volta al giorno, preferibilmente la sera. Mentre per fare il pieno di calorie durante la giornata, a pranzo è perfetto un piatto di pasta condita, uno qualunque della nostra più che varia tradizione mediterranea. Per questo gli animali vanno rispettati e non fatti crescere a suon di ormoni e antibiotici, ammassati in stalle che non sono degne di essere chiamate tali e trasportati come se fossero esseri inanimati. Firmiamo quindi gli appelli di CIWF, anche tramite facebook, twitter o via mail. E cerchiamo di fare una spesa intelligente.

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