giovedì 4 febbraio 2016

I 10 anni di Rosaria, l'arancia rossa


L’80% dei consumatori  la sceglie per le sue proprietà salutistiche e il 41 per il sapore. E’ Rosaria, l’arancia rossa 100% siciliana, coltivata nella piana di Catania da Salvatore e Aurelio Pannitteri. Che hanno creato un marchio e saputo posizionarlo nell’alto di gamma. Filippo La Mantia, chiamato a festeggiarne il decimo compleanno questo gennaio a Milano, ne ha proposto alcune ricette. E una ricerca realizzata da Management Solutions e presentata dal professor Fabio Ancarani, direttore Executive master in Sales e Marketing della Bologna Business School, ci dice che “Rosaria è al 6° posto assoluto tra le marche citate dai consumatori di frutta.” Altre sono Melinda e Chiquita.

L’Etna con il suo microclima conferisce il colore rosso e brillante della polpa, specchio del vigore e della vitalità del vulcano siciliano; e il gusto intenso e le ottime caratteristiche nutrizionali, poiché si tratta di un prodotto povero di grassi e calorie, ma ricco in sali minerali e vitamine, per un’alimentazione all’insegna del benessere.

Lo chef ha proposto agli ospiti alcuni dei sapori che hanno decretato il successo del suo ristorante “Oste e cuoco”. Tra caciocavallo e finocchietto provenienti direttamente dalla Sicilia, cous cous e mandorle, il cuoco di fama internazionale ha mostrato gli usi dell’arancia rossa in cucina utilizzando gli ingredienti tipicamente regionali che caratterizzano la sua cucina in modo sano e leggero.

Ecco la ricetta del cous cous con pesto di agrumi.
 
 
Cous cous con pesto di agrumi e sarde fritte
 
 
 

Ingredienti per 4 persone:

250 g di cous cous precotto

8 sarde fresche

Pangrattato

50 g di pinoli tostati

Olio extravergine di oliva

Sale

Per il pesto di agrumi:

2 arance

10 fogli di menta

100 g di mandorle pelate

100 g di capperi sotto sale

1 pomodoro verde

Un mazzetto di basilico

Origano

Olio extravergine di oliva

Procedimento:

Nel frullatore mettete le arance precedentemente sbucciate, le foglie lavate di basilico e menta, le mandorle, il pomodoro verde lavato, un pizzico di origano, i capperi privati del sale di conservazione, e due cucchiai di olio. Frullate grossolanamente in modo da ottenere un pesto abbastanza grezzo. Contemporaneamente scaldate in un pentolino dell’acqua e , quando avrà raggiunto l’ebollizione, spegnete il fuoco aggiungendo una presa di sale. Sistemate il cous cous precotto in un contenitore, quindi aggiungete con un mestolino l’acqua bollente fino a coprire la semola. Coprite e lasciate riposare per due minuti. Quando sarà gonfia con una forchetta separatamente delicatamente i grani del cous cous. A questo punto amalgamate il pesto agli agrumi alla semola e lasciate riposare per qualche minuto. Intanto scaldate una padella con del’olio, private le sarde della lisca e, aperte a libro, passatele prima in una pastella di acqua e farina e poi nel pangrattato. Friggetele fino a quando avranno raggiunto un bel colore dorato. A quel punto estraetele e mettetele a perdere unto su un piatto foderato con carta assorbente da cucina. In ogni piatto sistemate il cous cous e adagiatevi due sarde con qualche pinolo tostato e alcune foglioline di menta. A piacere potete aggiungere del succo di limone sulle sarde.

 

 



Nessun commento:

Posta un commento