mercoledì 12 novembre 2014

Agriturismi, che dire?


Ne abbiamo provati due, in Lombardia, che per quanto si dica adesso con l’Expo non è certo l’eccellenza nel settore. Meglio sarà di certo in Trentino e Toscana.  Ma la questione è: cosa si mangia in questi posti? Nel primo che abbiamo visitato il menu era fisso. Purtroppo un salone immenso dove erano stipati tutti i commensali e l’idea di doverli servire uno dopo l’altro è andato molto a detrimento della qualità dei piatti portati in tavola che non erano nemmeno eccellenti in senso assoluto (falsa cucina creativa). Nel secondo un grande tavolo per il buffet self service e due sale per il menu à la carte promettevano molto bene, sennonché tutte le pietanze avevano lo stesso sapore, ossia sapevano di niente. Un’occhiata curiosa al negozio attiguo ha confermato l’impressione: un forte odore di candeggina dove era esposta merce per l’alimentazione già non deponeva a favore, ma sembra che negli States sia dappertutto così. Eppoi la carne, i formaggi e ogni altro tipo di “prelibatezza” sembravano di plastica. Che tutto poi finisca nel pastone degli animali della fattoria didattica per rinnovare un ciclo non proprio virtuoso?

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