lunedì 2 maggio 2011

Latte, un litro a 1 euro e acqua gratis


Particolari tipi di latte, come quello scremato e parzialmente scremato, si acquistano solo al supermercato. Ma per chi non ha particolari problemi, il latte oggi si può comprare anche direttamente dal contadino, saltando le varie fasi dell’intermediazione, per avere a casa una bottiglia di latte intero, di sicura provenienza italiana, appena munto, crudo, che ha bisogno solo della bollitura per poter essere consumato, e si conserva in frigorifero per 3 – 4 giorni. Questo latte da filiera corta, venduto direttamente dall’azienda agricola, costa in genere non più di 1 euro al litro, e riesce remunerare il lavoro dell’allevatore, che non ne deve sostenere i costi di commercializzazione. Inoltre, viene erogato da distributori automatici, prontamente ribattezzati “bancolat”, con l’ulteriore vantaggio, per il consumatore, di poter riutilizzare più volte lo stesso contenitore, magari di vetro e non di plastica, senza pagarlo e senza ingombrare ulteriormente la raccolta dei rifiuti. Stessa cosa si potrebbe fare per l’acqua, sostituendo quella in bottiglia, se i sindaci, come già fatto anche in alcune aree dell’ hinterland milanese, aprissero le case dell’acqua, che erogano gratis quella dell’acquedotto comunale, liscia e anche gasata. Ma, l’ancora chiuso “rubinetto del sindaco” ad Arese, a più di un anno dalla costruzione della struttura, è forse il sintomo di come molte amministrazioni aspettino l’esito del referendum sull’acqua pubblica (se verrà approvata la legge sulla sua privatizzazione, addio acqua del sindaco). 

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