mercoledì 6 aprile 2011

Al debutto il catering della verdura (bio)

Aspettiamo di vedere l'esito dell'esordio del vecchio “cestino da viaggio”, ma con verdure bio, ora recapitato in ufficio per una pausa pranzo pronta e veloce,  l’ultima novità di Almaverde, brand che riunisce produttori di verdura e frutta, anche secca, carni, succhi, marmellate, pescato, sottoli, sottaceti e uova biologici, venduti nei supermercati per un fatturato in costante aumento (+12,4% nell’ultimo anno) che oggi ha raggiunto i 29 mln di euro. La nuova frontiera è servire chi ha scarso tempo per la cucina e preferisce consumare un pasto leggero sul posto di lavoro, magari mentre si rilassa chattando sui social network. La sfida della frutta e verdura biologica pronta era già iniziata con il programma Frutta nelle scuole e con la più recente iniziativa di portare la IV gamma (macedonie o singoli frutti già tagliati e sbucciati) in spiaggia, sperimentazione attuata con successo l’anno scorso sulla Riviera Romagnola e che verrà riproposta quest’anno. Intanto, per intercettare una domanda in crescita, quella dell’alimentazione fuori casa i cui consumi sono arrivati a 70 mld di euro, questo aprile parte il test del take away che interesserà Cesena, Padova, Milano, e le cittadine di Savignano sul Rubicone, Villafranca di Verona ed Agrate Brianza. In queste aree, una campagna pubblicitaria a mezzo stampa, volantinaggio e reti tv locali, sta suggerendo ai cittadini dove (tre bar a Cesena, un supermercato a Savignano e uno ad Agrate) chiamare, per ora fino a fine giugno, per farsi consegnare a domicilio una confezione, al prezzo bloccato di 7 euro, contenente un’insalata con relativa bustina di condimento, una scelta di frutta fresca in pezzi, e un pacchetto di cracker, anch’essi da farina biologica. 

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