martedì 17 ottobre 2023

Fine degli animali in gabbia, per la Ue potrebbe essere tardi

La Commissione Europea promette ma non attua. E così la fine delle gabbie negli allevamenti intensivi degli animali da macello all'interno della Ue viene ancora una volta rimandata. Ecco i soli tre obiettivi raggiunti da Compassion in World Farming nella lotta contro questa barbarie: Limite di 8 settimane al periodo di confinamento in gabbia per i vitelli ottenuto nel 1990 nel Regno Unito e nella UE nel 2007 Divieto di utilizzo delle gabbie di batteria per le galline ovaiole ottenuto nel 2012 Divieto di gabbie di gestazione per le scrofe nel Regno Unito ottenuto nel 1999 e divieto parziale nella UE a partire dal 2013 "Ora - dice Annamaria Pisapia di CIWF - è tempo di fare di nuovo la storia, vietando tutte le gabbie per tutti gli animali in tutta l'Unione europea e ponendo fine all'allevamento intensivo in tutto il mondo. La Presidente Ursula von der Leyen non ha ancora presentato la proposta di divieto delle gabbie entro la fine di ottobre. Se ci saranno ulteriori ritardi, potrebbe non esserci più tempo per approvare questa proposta prima della fine del suo mandato, e ci potremmo ritrovare al punto di partenza." Per salvare milioni di animali condannati a una vita miserabile e fatta solo di sofferenza, si può fare una donazione sul sito di CIWF o nella dichiarazione dei redditi (il 5 permille). Lo so cosa penserete miei lettori: che gli animali vanno comunque macellati per l' assunzione di proteine nobili nella nostra dieta, di cui non si può fare a meno nell'età dello sviluppo umano (mentre una popolazione anziana come è ormai la nostra in Italia può benissimo fare a meno della carne rossa che produce il colesterolo cattivo, quello che si attacca alle arterie). Sì perché c'è anche un colesterolo buono ma io di più non so dirvi, dovete rivolgervi al medico perché vi indichi una dieta sana. A proposito di dieta comunque, quella che tutti i nutrizionisti consigliano è quella mediterranea: verdura, frutta, cereali, pesce, olio extravergine, pane, formaggi, carne bianca. E poi un'altra obiezione che farei anch'io a CIWF è che la protezione e tutela degli animali era una battaglia che stava a cuore ai nazisti. Ma come per tutte le cose in media stat virtus, come dicevano i nostri ascendenti latini: la virtù sta nel mezzo. O anche: operare cum granum salis (fare le cose con un minimo di buon senso, che non è il senso comune di cui si riempiono la bocca tanti fanfaroni e fancazzisti). Che gli animali, anche quelli da allevamento e non soltanto da compagnia, siano esseri senzienti è però fuor di dubbio. Quindi continuerò a sostenere le battaglie di CIWF.

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