lunedì 21 aprile 2014

Cibo e dintorni: Eataly Smeraldo e Naturbio Festival

Ritorno a scrivere sul mio blog con una nuova impostazione: i miei fotoreportage dal mondo del cibo e dintorni. Ecco i primi due: l'apertura di Eataly Smeraldo, che ho visitato tre settimane fa, e il Festival Naturbio all'interno di "Due Settimane a Supermilano", dal 7 al 13 aprile. Da notare che questa manifestazione, che da cinque anni apre la stagione primaverile nella provincia Nord Ovest di Milano, quest'anno ha presentato un "anticipo" di Expo 2015 nei Villaggi dedicati ai Cluster.

Lo show del buon cibo di Eataly a Milano

I giornali degli ultimi giorni riportano la notizia di contrasti tra Farinetti, Coop e Slow Food, i partner storici di Eataly, nonostante gli accordi con Coop siano stati poi confermati. In attesa di chiarire la veridicità e la natura di questi dissapori, ecco il reportage della mia visita a Eataly Smeraldo.


Uno spettacolo dentro lo spettacolo è quello che si offre al visitatore del nuovo Eataly Smeraldo a Milano. La cornice è quella del riqualificato quartiere di Porta Nuova con i suoi modernissimi grattacieli che aggettano su piazza Gae Aulenti, davvero bella e vivibile, e che ne fanno uno scenario molto international rendendo Corso Como, con i suoi tavolini all’aperto e lo skyline che si apre dietro, simile a una via di Miami. Lo show, o anche il lunapark, del cibo italiano di grande qualità, è quello allestito dal team di Farinetti attorno al palcoscenico, mantenuto, dell’ex teatro Smeraldo, un’istituzione in città. Sette gli spazi ristoro (pasta, birra e stuzzichini, fritti, carne, pesce, verdure), oltre al ristorante gourmet Alice  della chef stellata Viviana Varese, 40 euro due portate a pranzo e 80 a cena, che accetta prenotazioni anche individuali per la socialtable (tavolo comune per 12 sconosciuti piazzato proprio davanti alla cucina). Più il bar al pianterreno con il caffè Lavazza e  la pasticceria di Luca Montersino.  Nel menu dei ristoranti, compare  la carne de La Granda, presidio piemontese di Slow Food, e quelli a base di pesce sono i piatti, per coloro a cui piacciono, più convenienti rispetto ai prezzi cari dei ristoranti milanesi che li propongono. Per ora, dall’una alle due, c’è molta coda, e gli spazi riservati ai tavoli (vedi foto) sono un po’ compressi, ma la lista che compare nei menu invita a fermarsi. Anche se lo ammetto, noi abbiamo gettato la spugna e mangiato la pizza, che anche ad Eataly servono, da Princi, panettiere con spazio food, che sta di fronte nella stessa piazza 25 Aprile.
 

 
Lo spazio retail di questa grande giostra alimentare, si articola nei reparti ortofrutta, pane, pasta, riso, pasta fresca, grocery, banchi al taglio di macelleria, rosticceria e pescheria. Oltre a vini e formaggi con ottime proposte e un’ampia scala prezzi. Proprio nelle settimane scorse, il 10% dell’azienda fondata da Oscar Farinetti è stata acquisito da un fondo di private equity che ne ha valutato il moltiplicatore (cioè il grado di espandibilità e crescita) a 20: un numero che ha dell’incredibile, tenuto conto che il massimo raggiunto finora da una società di ristorazione organizzata, Sebeto, quella dell’insegna Rossopomodoro, è 9. Ma Eataly è l’unico caso al mondo in cui esportando una formula di ristorazione non ci si deve preoccupare di adattarne il modello alle specificità locali: anzi è proprio la tipicità italiana a fare premio. Tipicità declinata al massimo della qualità con prezzi, a saper scegliere, neanche troppo proibitivi. Certo, una famiglia media non ci fa la spesa di tutti i giorni, ma per l’acquisto ai banchi assistiti mia madre, notoriamente risparmiosa, non li ha trovati eccessivi, soprattutto per quel che riguarda la carne al taglio e il banco di pesce. Mia sorella ha osservato come un pollo intero arrosto della gastronomia costi solo 80 centesimi in più di quello del supermercato. E a fianco io ho notato l’addetto disossarlo sotto i nostri occhi. Una rapida occhiata ai cestelli conferma - con l’ eccezione di spese che arrivano fino ad uno scontrino di 100 e passa euro, ma si sa che nella zona abitano i milanesi benestanti - che con quanto acquistato non ci si  mangerà tutta la settimana, ma di sicuro ci toglieremo qualche sfizio. E prima delle casse sono esposti anche libri, tegami, smartphone e tablet …
 
 
 

Un anticipo di Expo a Supermilano

 

E’ tornato anche quest’anno “Due settimane a SuperMilano” con degustazioni, assaggi, laboratori di cucina, showcooking, incontri, in biblioteca, nelle cascine, nelle ville, esposizione e vendita di prodotti alimentari. Il tutto nella splendida cornice delle ville e delle fattorie storiche nel Parco delle Groane. Quindici giorni, per gli abitanti della provincia Nord Ovest di Milano, di caccia ai luoghi del gusto tra tradizione e innovazione, e di partecipazione a iniziative che hanno avuto come protagonisti il cibo e l’ agricoltura. Il primo weekend, quindici giorni fa, è stata la volta del Naturbio Festival, quinta edizione, che ha attirato folle di appassionati e curiosi nei giardini e nella limonaia della Villa a La Valera, frazione di Arese, complici anche il bel tempo, il sole e le temperature sopra la media stagionale. Pubblico qui sotto un fotoreportage dei banchetti più significativi, quelli delle produzioni artigianali biologiche e vegane. La manifestazione, che ha visto anche la partecipazione di grandi maestri della cucina come gli chef Davide Oldani a Villa Burba, dove ha sede la biblioteca di Rho, e Alessandro Borghese a Villa Borromeo di Lainate, è stata poi chiusa dal maestro pasticcere allievo di Gualtiero Marchesi, Ernst Knam, tra le altre cose un virtuoso del cioccolato, il 13 aprile nella Villa Arconati di Castellazzo di Bollate. Nel mezzo, personaggi del mondo dello spettacolo, della letteratura e della musica hanno parlato di cibo, pagine di libri e degustazioni enogastronomiche, in alcune delle biblioteche del Consorzio bibliotecario Nord Ovest di Milano - tra gli organizzatori dell’iniziativa con il Circolo Spettacoli di Legnano -, presso il Comune di Vanzago e ancora a Villa La Valera. Inoltre i sei cluster (riso, cacao, cereali, spezie, frutta, caffè), ovvero i sei modelli di filiere alimentari che raggrupperanno a Expo 2015 i Paesi coltivatori senza un proprio padiglione ma riuniti in base al tema, ossia alla loro identità produttiva, sono stati sperimentati in anteprima proprio a SuperMilano, con l’allestimento di Villaggi dedicati a queste sei specifiche catene alimentari. In poche parole, due settimane all’insegna di agric(u)ltura e  cibo - spettacolo. Ecco le foto del Festival Naturbio di Villa La Valera.
 

 
 
 
 
 
 
 
 
 
 

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