"diario sul cibo per chi non crede che il cibo sia cultura ma nutrimento e garantirlo a tutti sarebbe già un bel passo avanti...esistono 'il pane e le rose'…assicuriamo il pane a tutti perché tutti possano avere anche le rose…"
mercoledì 27 aprile 2016
L'Italia è ancora un posto al sole?
Ma noi in Italia, mangiamo bene
o mangiamo male? Il nostro pomodoro in scatola, che poi va a finire sulla pizza
e al ristorante, è italiano o cinese? Le arance sono al 100% siciliane o anche
queste provengono dalla Cina? E l’olio extravergine proviene dalla Riviera
Ligure e dal lago di Garda e dalla Puglia o dalla Tunisia e dalla Spagna? Il
glifosato, pesante erbicida chimico usato ancora nelle campagne, è presente nel
grano con cui si fa la pasta, che tra l’altro non è solo di produzione italiana,
ma anch’esso importato (l’Aidepi, Associazione industrie pastarie e dolciarie
si difende dicendo che non è vero, basta leggere le etichette). Giusto, le etichette,
su quanti e quali prodotti sono obbligatorie (lo impone la Ue) e su quanti no?
Il latte, dopo la soppressione delle quote, è ancora in produzione eccedente e
se ne deve buttare, mentre una mozzarella su due non sarebbe italiana? Le
nostre strutture ricettive sono ancora concorrenziali o soffriamo di carenti
infrastrutture? Le OTA, on line travel agency, hanno fatto una concorrenza
sleale alle strutture turistiche con la parity rate ( se una struttura
turistica ha un suo sito non può vendere le camere a un prezzo inferiore a
quello proposto su un sito di prenotazioni come booking o airbnb)? I nostri
borghi, molti dei quali martoriati dal terremoto, sono rinati o versano ancora
in cattive condizioni? Le coste più belle, sono appannaggio di figure dal dubbio
conto con la giustizia in fatto di tasse, o possono venire visitate anche da
chi troppi soldi non ne ha? In definitiva, se la qualità, anche quella in
tavola, con gli chef a una, due o tre stelle, si paga, fin troppo, la classe
media che chance ha di stare al passo?
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