Da una ricerca Ipsos ripresa da
molti giornali, cresce il cibo etnico,
ma a anche biologico e sostenibile. Questo perché sono aumentati i vegetariani
o i vegani, ma a anche perché tra le motivazioni dell’acquisto sono preponderanti
la freschezza e il prezzo, il gusto e la tracciabilità delle materie prime. Nell’ultimo
decennio si sono così affermati del +60% il cibo etnico, i piatti pronti (+34%)
e i prodotti di alta gamma (26%). Tra le altre tendenze cresce la propensione a
mangiare fuori casa (ma non c’era la crisi?) e l’Italia è il terzo mercato europeo
nella ristorazione con una spesa di circa 3.000 miliardi di euro.
Ma non è tutto oro quello che
luccica e l’Efsa l’Agenzia europea per la sicurezza alimentare ha scoperto una
lista, pubblicata da molti giornali, di alimenti provenienti dall’estero e
pesantemente contaminati da agenti chimici: si va dai broccoli cinesi, al prezzemolo
vietnamita, basilico indiano, fragole e arance egiziane, peperoncino
thailandese, meloni domenicani e piselli kenioti. La denuncia su questi dati viene
da Coldiretti, che accusa anche la nostra pasta di non essere fatta tutta con
grano italiano, ma di importazione, e il latte e le mozzarelle vendute da Coop,
essere straniere.
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