lunedì 18 aprile 2016

Smart food e ortoressia

Ricercatori, dottori, scienziati dell' alimentazione, nutrizionisti. Sono tutti alla ricerca del modo migliore di mangiare. E i consigli si sprecano, in libri che hanno un grande successo editoriale visto che la cucina è il must del momento. Le raccomandazioni sono tra le più svariate, dal consumare frutta e verdura dei cinque colori (esistono anche patate e carote viola, prugne blu, nere e rosse), al preferire quelli senza glutine e lattosio (per gli allergici). Arance, ciliegie e fragole sono ricche di antocianine che attivano il metabolismo, cavoli e cipolle proteggono dal cancro, la curcuma riduce lo stato infiammatorio dei tessuti. Tra le mele da preferire le Granny Smith, più nutrienti rispetto alle Gold, e tra i pomodori i ciliegini. Attenzione particolare devono poi essere messe in pratica nel modo con cui conservare e cucinare gli alimenti perché non perdano le loro proprietà nutritive (le verdure dovrebbero essere consumate subito e cotte poco). Importante poi non rinunciare alla carne che  fornisce un apporto nutritivo importante soprattutto in tenera età. E consumare ogni tanto il cioccolato che favorisce il sonno e abbassa la pressione. Tutti questi sarebbero "smart food", cibo intelligente, ed è stato pubblicato un libro che si intitola proprio così. Ma si mette anche in guardia contro l'ortoressia che sarebbe l'ossessione per i cibi sani, una vera e propria mania contro i cibi che sarebbero nocivi. Ma in natura non ce ne sono. Esistono piuttosto le allergie provocate dalla chimica, dalla quale si deve stare in guardia.     

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