Da Massari a Biasetto, da Rinaldini a Di Carlo a Gino Fabbri è la tendenza per le festività. Le rivisitazioni al tè alle sette spezie, alla grappa, alla pasta di agrumi.E c´è anche il panettone social @.Aspettando il SIGEP 2016 di Rimini Fiera.(23 al 27 gennaio www.sigep.it #Sigep2016) |
In un Natale forse un po' sottotono per gli acquisti di abbigliamento, bigiotteria e profumeria, trionfano i regali di cibo di cui il panettone è re (sarà presente nell´80% delle tavole italiane e in oltre 5 milioni di cesti gastronomici) che si presenta questo anno tra tradizione e internazionalità. I dolci artigianali italiani alimentano, infatti, la fama del cibo made in Italy: nel 2015 ne voleranno nel mondo per oltre 280 milioni di euro, soprattutto verso Francia, Germania e Regno Unito. A garantire il successo, un esercito di 90mila aziende e 158mila addetti. Oltre 400 milioni la spesa per i dolci artigianali natalizi con un consumo che sale (+0,5% nel 2014, stima del +0,7% nel 2015), per complessive 562mila tonnellate (Fonti dati: Confartigianato, Coldiretti, Databank).
´Perfetto equilibrio tra evoluzione e tradizione, con l´utilizzo delle migliori materie prime´: l´affermazione del Maestro Pasticciere Luigi Biasetto @luigibiasetto di Padova riferita al percorso di ricerca sul suo panettone sintetizza la filosofia delle bontà natalizie. ´Il panettone - dice Biasetto - primeggia e oltre alle versioni classiche propongo quella al tè con sette spezie, canditi e frutta secca´. Tra le novità, l´alberello di Natale con biscotti di frolla viennese e pistacchi. Ma il dolce più buono resta il Pandoro: ´Uno smacco alla dieta ma dà un piacere intenso da concedersi almeno per le festività´.
Per il grande Iginio Massari @iginiomassari da Brescia anche nei dolci tradizionali di Natale, panettone e torrone, la ricerca degli ingredienti è centrale: ´Prodotti italiani, le vere eccellenze del territorio, comprati da agricoltori che credono in quello che fanno e in luoghi particolarmente curati´. Ed ecco le farine di frumento lombardo, le uova venete, una speciale mandorla della Puglia.
Per Federico Anzellotti @federicoanzello da Chieti, presidente Conpait (Confederazione Pasticceri Italiani) nel il 2015 la pasticceria unisce il panettone con i gusti della tradizione italiana: ed ecco il panettone alla cassata siciliana, quello al limone di Sorrento, olive ed olio d´oliva, alla grappa ´.
Per il Maestro Roberto Rinaldini @Rinaldinipastry di Rimini, star della pasticceria internazionale e ideatore di concorsi mondiali al SIGEP: ´Il panettone siede sul trono dei dolci a Natale e su di esso si concentra la creatività e la qualità dei pasticceri´. Rinaldini propone A Però´, un panettone con 48 ore di lievitazione naturale con albicocche e pere candite, in una pasta profumata con vaniglia bourbon del Madagascar e arancio. Un panettone social: il suo nome è stato individuato con un contest su Facebook.
Da Milano, un altro fuoriclasse come il Campione mondiale cioccolatiere Davide Comaschi @ComaschiDavide a Natale punta sul Panettùn Sacher´, fondendo due specialità dolciarie internazionali.
Anche a Pantigliate (MI) dal pasticciere Alessandro Servida @AlexservidaAl il panettone resta il simbolo del Natale magari rivisitato nella versione il dolce di Pantigliate´, glassato con pere e cioccolato.
Dai piedi dell´Etna anche la produzione del Maestro Santo Musumeci @santodelgelato guarda al panettone. Con la figlia Giovanna proporrà l´inserimento del gelato di ricotta in omaggio alle tradizioni del Sud.
Concorda il Maestro Pasticciere di Bologna Gino Fabbri @GinoFabbriPast: tante sono le richieste del panettone, anche dall´estero, grazie alla vittoria della squadra italiana alla Coppa del Mondo della Pasticceria di Lione. Fabbri lo presenta nella versione classica, ma anche in quella alla pasta di agrumi senza canditi.
E per chi durante le feste non si accontenta di assaggiare, Leonardo Di Carlo @dicarloleonardo da Conegliano Veneto (pioniere della pasticceria scientifica e già Campionato del Mondo a Rimini), nel suo Pastry Concept®, laboratorio di ricerca e sviluppo, organizza corsi sul tema del Natale rivolti ai Gourmand. Anche da Di Carlo, ´il Natale è sinonimo di tradizione e famiglia. I dolci tradizionali sono rivisti nell´estetica e magari diventano un po´ più leggeri. Grande importanza va data al gusto, creando equilibri perfetti´.
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