E’ la ricotta di latte vaccino, con soddisfazione degli allevatori, il
gusto di gelato artigianale sul quale si dovranno misurare i partecipanti alla
“Coppa d’Oro” 2015, l’Oscar mondiale del gelato artigianale che si tiene di
Longarone Fiere, nell’ambito della MIG (Mostra internazionale del gelato) che
si svolgerà d dicembre.
Il gusto della edizione 2015 del Concorso è stato individuato dal Comitato tecnico e i gelatieri dovranno misurarsi con il miglior gelato alla Ricotta di latte vaccino.
Il Concorso avrà quale responsabile il Sig. Luigino Dal Farra e si avvarrà della collaborazione dell’Accademia della Gelateria Italiana, i quali s’impegneranno a curare lo svolgimento della gara che da quest’anno ha un nuovo regolamento che si trova in internet. Altro concorso è “Gelaterie in web 2015”, per il miglior sito internet delle gelaterie artigianali nel mondo, giunto alla sua 14° edizione. Anche in questo caso le modalità del concorso e la scheda di partecipazione si trovano in rete all’indirizzo della Fiera di Longarone.
Il gelato alla ricotta di latte vaccino è
un bell’impegno e può rappresentare anche un aiuto agli allevatori in crisi per
la scarsa remunerazione del loro prodotto che alla stalla si vende a meno del
costo di produzione. Per questo gli allevatori si rivolgono alle agrigelaterie
le gelaterie artigianali all’interno degli agriturismi quali nuovi mercati di
sbocco del loro latte. Ma il gelato non è considerato prodotto agricolo e non
rientra nel reddito agrario, mentre per esempio lo yogurt, anch’esso fatto con
il latte, sì.
Il miglior gelato alla ricotta di latte
vaccino farà rientrare in gioco i produttori di latte, dopo che da tanti anni i
gusti de gelato erano diventati tra i più strani, non solo a base latte e base
frutta (acqua), ma dei diversi e più fantasmagorici colori, come il gelato
azzurro gusto puffo. Adesso il gelato sta tornando invece ad essere un alimento
che dà nutrimento e può anche sostituire un pasto soprattutto se fatto con
ingredienti naturali.
A questo proposito, i gelatieri della
FIpe, riuniti in Cogel, hanno siglato attraverso il Ministero della Salute, un
accordo per acquistare il latte direttamente dall’allevamento, pagandolo 65
cent al litro, e aumentando così la remunerazione degli allevatori, che alle
Centrali lo vendono a 40 cent e queste lo rivendono a 1 euro, e confezionando
il gelato con questo latte crudo che viene poi pastorizzato in laboratorio. Per
Giancarlo Timballo, presidente Gogel, molto importante anche l’acqua che nel
caso del gelato alla frutta, deve essere purissima. E il febbraio prossimo al
Sigep di Rimini, Salone internazionale del gelato, della panificazione e della
pasticceria, una parte del gelato prodotto verrà utilizzato per essere
distribuito alle mense dei meno abbienti.
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