Questo giugno Coldiretti e Siga (Società italiana di genetica agraria) hanno firmato un accordo per impiegare meno chimica e agro farmaci in agricoltura, con risvolti positivi sulla sostenibilità ambientale, economica e sociale. Diventerà l’Italia, dove questo lavoro è già ampiamente informatizzato e meccanizzato, la capofila della “rivoluzione verde”? Inquinamento, deforestazione, riscaldamento globale, scioglimento dei ghiacci e diete insostenibili pesano sugli ecosistemi. E le pandemie proliferano su queste condizioni.
Secondo un rapporto sui ghiacci della Groenlandia, il primo agosto
2019 agosto se ne sono sciolti nell’ oceano più di 12 mld di tons. E altri 4
mln se ne stanno sciogliendo dall’Antartide. Si alzano così i livelli dei mari
(il Mar Mediterraneo potrebbe arrivare a Rimini), scompaiono larghi tratti di
costa, laghi e fiumi diventano salati. Intanto il Brasile, fino a Ecuador e
Paraguay è in preda alle fiamme.
Le aringhe
sono in fuga dal sud del Baltico mentre a Colonia (Germania) si coltivano ulivi
e i vigneti arrivano anche all’estremo nord, a Postdam. Da noi questa è stata
un’annata scarsa per grano e orzo, e un calo di nocciole e castagne, mentre è
stata ottima per vino e mele. Ma la siccità di quest’inverno e le gelate primaverili
al Sud hanno penalizzato la raccolta delle primizie orticole. E si è venduta
anche poca frutta estiva, come albicocche, pere e pesche, per le quali la
scarsa offerta e i prezzi mediamente più elevati del periodo hanno portato a
preferire prodotti di importazione. Intanto il caldo ostinato di metà settembre
ha anticipato il raccolto di cime di rapa, cachi e coste.
Oggi, oltre ai
pannelli solari e alle contestatissime pale eoliche, si ricava energia pulita
anche dai sottoprodotti dell’ agricoltura come vinacce e siero del latte,
sterzando verso la sua completa de carbonizzazione Un modo intelligente di rendere l’agricoltura
intelligente. Ma esempi di colture
virtuose esistono anche nell’Estremo Oriente. A Odawara, a
Ovest di Tokyio, un piccolo allevamento di polli naturale, chiamato
“Syunkasyuutou” (primavera, estate, autunno, inverno) è un’ attività
ecosostenibile in combinazione con altre,
delle quali utilizza gli scarti veg come mangime o per coprire il pavimento
del pollaio che produce poi letame dalle feci delle galline che ritornano ai
campi agricoli come compost. A monte, trasformare così i mangimi permette di
essere indipendenti dalle oscillazioni dei prezzi dovute ai tassi di cambio. E,
a valle, essere vicini alla città, di consegnare ai centri distributivi senza
rischio di rompere il guscio delle uova.
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