Abbiamo tante persone disperate,
i migranti, che bussano alle nostre porte, non facciamo di meglio che metterle
nei campi di accoglienza e negli alberghi scatenando una guerra tra poveri (gli
italiani che gli alberghetti per fare le vacanze li vorrebbero per loro) e noi
pensiamo al “Parco dei divertimenti” di Expo? Va beh, mettiamola così, forse
come è nelle intenzioni della Carta di Milano, usciranno indicazioni anche per
come sfamare i poveri del Sud del Mondo. I due padiglioni più grandi sono
quelli dell’Italia e della Cina, ma quest’ultimo ha giochi di luci che vale la
pena di vedere solo la sera. Ci sono poi dei padiglioni al secondo piano che
non sono ancora accessibili. Per quanto
riguarda il costo, il caffè si trova a 1
euro ma anche a 3 euro. Un panino e una birra 15 euro. Secondo il caporedattore
di Identità Golose: “per spendere poco c’è il cibo coreano e una buonissima pizza bio. Ma
ci sono ben 150 ristoranti, quindi l’offerta è vasta, anche per l’alta cucina,
con chef anche stranieri per cui un grande riassunto dei gusti del mondo, anche
se a caro prezzo.” Secondo l’istituto di
ricerca Ipsos gli italiani hanno capito cos’è l’Expo e sono fiduciosi. Alcuni
però pensano che una volta pagato il biglietto si entri e si mangi gratis. E
sanno anche poco di quanto vi troveranno dentro. I due momenti di picco di presenze
saranno tra giugno e settembre. Adesso la mattina è pieno di scolari, di gite
scolastiche. Poi c’è il popolo dei foodies, gli appassionati di cibo, e le
famiglie. Ma cosa c’è dentro e cosa ci
si può vedere è ancora un po’un mistero anche se ho seguito, senza esserci ancora stata, tutte le fasi della
sua “costruzione” e ho cercato di scriverne in queste pagine. Si imparano però
tante cose come per esempio, nel padiglione della Mongolia, che l’olio di palma
non è nocivo ma ha delle proprietà addirittura salutari.
Nessun commento:
Posta un commento