Dopo la carbonara al pomodoro,
si apre oggi la disputa sul gelato, un’invenzione tutta italiana dovuta a tale
Buontalenti in epoca rinascimentale alla corte di Caterina
de’ Medici. E proprio perché i tedeschi ne sono i nostri maggiori estimatori,
grande mercato per le macchine Carpigiani e l’amarena Fabbri per il topping, e
ne vogliono provare gusti sempre nuovi, il gelataio Pietro Vannini di Worms, la patria di
Lutero ha ideato un cono ispirato al monaco ribelle (ognuno si legga la Bibbia
a modo suo, e mangi il gelato che vuole). La ricetta è in puro stile “mediterraneo”
a base di coriandolo e cumino, latte, panna, burro, uova, frutta candita, mandorle
e miele, molto apprezzata in Germania che in passato ha dimostrato di amare
gusti un tantino peggiori come il puffo, la liquirizia, i funghi e lo “spaghetteis”, coperto da un velo di
gelatina rossastra per simulare la salsa di pomodoro.
"diario sul cibo per chi non crede che il cibo sia cultura ma nutrimento e garantirlo a tutti sarebbe già un bel passo avanti...esistono 'il pane e le rose'…assicuriamo il pane a tutti perché tutti possano avere anche le rose…"
giovedì 8 aprile 2021
Il gelato di Lutero
Etichette:
Bibbia,
Buontalenti,
burro,
Carpigiani,
Caterina De' Medici,
coriandolo,
cumino,
Fabbri,
frutta candita,
Germania,
latte,
Lutero,
mandorle,
miele,
panna,
Pietro Vannini,
puffo,
uova,
Worms
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento