Il nostro Paese, proprio per l’immenso valore che gli
viene attribuito quando si parla di alimentazione e cultura del cibo, dovrebbe
essere pioniere della sostenibilità alimentare e del rispetto del
benessere animale. La giustizia sociale dovrebbe coincidere con
la giustizia ambientale.
Così, CIWF, Compassion In World
Farming, che porta avanti da anni questa battaglia, adesso chiede che nella PAC 2020 vengano
inserite misure a vantaggio degli animali allevati in cattività, tra cui ci
sono anche i suini, le cui 500mila scrofe sottoposte a cicli di inseminazione continui, vengono
chiuse in gabbia nei periodi di gravidanza e allattamento. Anche circa il 95% dei polli italiani
sono allevati intensivamente: milioni di animali che vivono
all’interno di capannoni bui, in condizioni di salute pessime che
causano loro sofferenze e difficoltà a esprimere i comportamenti naturali. Ne
ha parlato Sabrina Giannini in un programma di informazione di Rai3. “L’espressione ‘Eccellenza
del Made in Italy’ – ha argomentato - rischia, in questo caso, di diventare una definizione priva di contenuto
invece che sinonimo di qualità e avanguardia.” L’impronta umana sulla natura (pensiamo alle deforestazioni e alle
colture intensive che distruggono le biodiversità) è stata in questo ultimo
secolo pesante e devastante. E, in un sistema agroalimentare come il nostro,
con l’immenso valore che gli viene attribuito proprio per i suoi cibi made in
Italy, il dolore cui soffrono i polli boiler, quelli allevati artificialmente
in gabbie chiuse, senza possibilità di muoversi - lesioni, deformità, distrofia
muscolare, difficoltà a muoversi - e diventando grassi in poco tempo, dovrebbe
indurre ad una rapida marcia indietro. E non
dimentichiamoci, come fu un tempo per l’aviaria, che l’interazione uomo-animale
in cattive condizioni igieniche può essere l’anello di congiunzione con i virus
e i batteri. Come accade nei capannoni dove vengono tenuti anche bovini in
cattività con lo sversamento dei loro liquami appena fuori nella pianura
padana, la più colpita dall’attuale pandemia.
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