Le
relazioni culinarie è un agile e intrigante romanzetto che l’autore greco
Andreas Staikos ha pubblicato per la prima volta nel 1997 e successivamente è
stato ristampato, nel 2001, da Ponte alle Grazie. Nato ad Atene nel
1944, laureato in filosofia e in Teatro al Conservatorio Nazionale di Arte
Drammatica a Parigi, dove ha vissuto dal 1967 al 1981. Drammaturgo e
romanziere, oltre che traduttore e docente, è un esponente quanto mai attuale
del mondo culturale greco. Al
centro di questo suo libro, le vicende di due vicini di casa appassionati di
gastronomia che cucinano entrambi le loro ricette più gustose per l’amante, un’affascinante
Nanà, la stessa donna, che a sua volta tradisce anche il marito. Ma prima di
saperlo Dimitris e Damocle, questi i nomi dei protagonisti, dovranno vedersi
spesso e parlare di se stessi per capirlo. Alla fine di ogni capitolo, che sono
in tutto 17, entrambi gli esperti suggeriscono le proprie ricette, componendo
così un mosaico assai gradito della cucina greca, quando in quel Paese non c’era
ancora la crisi che lo ha stremato e la guerra alle porte. Aiutiamo quindi la
Grecia acquistando al supermercato i suoi yogurt, il suo olio, il suo riso e
latte.
E
anche gli ingredienti di queste ricette che sono davvero gourmand. Io ne
pubblicherò due o tre per post, seguendo l’impostazione di ogni fine capitolo.
Primo
capitolo: Insalata di prezzemolo. Mondare dei gambi due grosse manciate di
prezzemolo e tagliuzzare finemente le foglie. Aggiungere due spicchi di aglio
pestato o tritato fine, un pizzico di sale, tre cucchiai di olio di oliva e il
succo di un limone.
Crema
di sesamo. In una salsiera mettere tre cucchiai di pasta di sesamo, il succo di
due limoni, mezzo bicchiere d’acqua, uno spicchio di aglio pestato, un pizzico
di sale e pepe. Mescolare energicamente fino a ottenere una crema omogenea.
Servire cospargendo con prezzemolo tritato.
Taramosalata.
Riunire in una terrina capace un cucchiaio colmo di tarama (uova di salmone o
di carpa in salamoia) e un volume triplo di mollica di pane raffermo bagnata in
acqua fredda e ben strizzata. Schiacciare insieme con una forchetta o con le
dita fino a ottenere un insieme omogeneo. Mescolando energicamente con una
forchetta incorporarvi poco per volta olio, preferibilmente di mais o di arachidi,
fino a ottenere una crema densa. Aggiungere il succo di un limone, una piccola
cipolla tritata finissima e un pizzico di pepe.
Mescolare
di nuovo e mettere in frigorifero fino al momento di portare in tavola.
Filetti
di acciughe e capperi. Sotto acqua fredda corrente, dissalare e diliscare sei
acciughe sotto sale. Asciugare i dodici filetti così ottenuti in un panno carta
o da cucina, accomodarli ben distesi in un piccolo piatto ovale e cospargerli
di tre cucchiai d’olio, uno-due cucchiai da dessert di aceto e un cucchiaio di
capperi.
Filetti
di sgombro alla griglia. Sfilettare due grossi sgombri eliminando la testa, le
branchie, le lische centrali e le lische sottilissime nella parte più alta dei
filetti. Marinare questi ultimi in olio e aceto per mezz’ora. Quindi arrostirli
sulla griglia, quattro o cinque minuti per lato, spennellandoli di tanto in
tanto con l’olio e l’aceto della marinata.
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