L’80% dei consumatori la sceglie per le sue proprietà salutistiche
e il 41 per il sapore. E’ Rosaria, l’arancia rossa 100% siciliana, coltivata
nella piana di Catania da Salvatore
e Aurelio Pannitteri. Che hanno creato un marchio e saputo posizionarlo
nell’alto di gamma. Filippo La Mantia, chiamato a festeggiarne il decimo
compleanno questo gennaio a Milano, ne ha proposto alcune ricette. E una ricerca realizzata da Management
Solutions e presentata dal professor Fabio Ancarani, direttore Executive master
in Sales e Marketing della Bologna Business School, ci dice che “Rosaria è al
6° posto assoluto tra le marche citate dai consumatori di frutta.” Altre sono Melinda e
Chiquita.
L’Etna con il suo microclima
conferisce il colore rosso e brillante della polpa, specchio del vigore e della
vitalità del vulcano siciliano; e il gusto intenso e le ottime caratteristiche
nutrizionali, poiché si tratta di un prodotto povero di grassi e calorie, ma
ricco in sali minerali e vitamine, per un’alimentazione all’insegna del
benessere.
Lo chef ha proposto agli
ospiti alcuni dei sapori che hanno decretato il successo del suo ristorante
“Oste e cuoco”. Tra caciocavallo e finocchietto provenienti direttamente dalla
Sicilia, cous cous e mandorle, il cuoco di fama internazionale ha mostrato gli
usi dell’arancia rossa in cucina utilizzando gli ingredienti tipicamente
regionali che caratterizzano la sua cucina in modo sano e leggero.
Ecco la ricetta del cous
cous con pesto di agrumi.
Cous
cous con pesto di agrumi e sarde fritte
Ingredienti per 4 persone:
250 g di cous cous precotto
8 sarde fresche
Pangrattato
50 g di pinoli tostati
Olio extravergine di oliva
Sale
Per il pesto di agrumi:
2 arance
10 fogli di menta
100 g di mandorle pelate
100 g di capperi sotto sale
1 pomodoro verde
Un mazzetto di basilico
Origano
Olio extravergine di oliva
Procedimento:
Nel frullatore mettete le
arance precedentemente sbucciate, le foglie lavate di basilico e menta, le
mandorle, il pomodoro verde lavato, un pizzico di origano, i capperi privati
del sale di conservazione, e due cucchiai di olio. Frullate grossolanamente in
modo da ottenere un pesto abbastanza grezzo. Contemporaneamente scaldate in un
pentolino dell’acqua e , quando avrà raggiunto l’ebollizione, spegnete il fuoco
aggiungendo una presa di sale. Sistemate il cous cous precotto in un
contenitore, quindi aggiungete con un mestolino l’acqua bollente fino a coprire
la semola. Coprite e lasciate riposare per due minuti. Quando sarà gonfia con
una forchetta separatamente delicatamente i grani del cous cous. A questo punto
amalgamate il pesto agli agrumi alla semola e lasciate riposare per qualche
minuto. Intanto scaldate una padella con del’olio, private le sarde della lisca
e, aperte a libro, passatele prima in una pastella di acqua e farina e poi nel
pangrattato. Friggetele fino a quando avranno raggiunto un bel colore dorato. A
quel punto estraetele e mettetele a perdere unto su un piatto foderato con
carta assorbente da cucina. In ogni piatto sistemate il cous cous e adagiatevi
due sarde con qualche pinolo tostato e alcune foglioline di menta. A piacere
potete aggiungere del succo di limone sulle sarde.
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