La UE ha deciso di ascoltare la nostra
voce. Tra pochi anni l’allevamento in gabbia in tutta l’Europa potremmo
ricordarcelo come l’orrore
di un’era che fu. Sì, perché a seguito dell’iniziativa dei
cittadini europei EndTheCageAge lanciata
da Compassion in World Farming ormai due anni fa, la Commissione sentita
la voce di oltre un milione di persone si è impegnata a porre fine all’allevamento in
gabbia entro il 2027. E
questo riguarda 300 mln di pulcini. Ma non c’è bisogno di aspettare il 2027 per
dire basta alle gabbie. È quello che, a seguito della collaborazione con il
nostro dipartimento del Settore Alimentare, ha fatto Eurovo, azienda leader nella produzione di
uova e ovoprodotti che si è recentemente impegnata ad abbandonare le gabbie nei
propri allevamenti italiani di proprietà entro il 2022. Continua in Italia
l’onda di cambiamento che sta coinvolgendo sempre più aziende a convertire i
propri allevamenti in gabbia in sistemi cage free. Negli ultimi 4 anni,
infatti, il rapporto fra le galline allevate in gabbia e quelle allevate in
sistemi alternativi si è invertito passando da 60% (gabbie) e 40% (cage free) a
40% (gabbie) e 60% (cage free). Grazie al lavoro svolto dal Dipartimento del Settore Alimentare con le
aziende anche quest’anno Compassion in World Farming ha consegnato i Premi Benessere Animale alle
aziende leader del settore alimentare per gli impegni innovativi nel campo del
benessere animale e della produzione alimentare sostenibile. Tra i
vincitori italiani di quest'anno ci sono Barilla, che ha ricevuto
un Premio Special Recognition,
e Galbusera, che ha ricevuto il Premio
Good Egg.
Nessun commento:
Posta un commento