All’interno del temporary shop milanese che aprirà
il 10 aprile è stata presentata l’agenda Ikea dei suoi interventi nel campo
delle risorse umane e della sostenibilità sociale e ambientale.
L’impegno è vasto e gli investimenti ingenti. Se non si trattasse
poi alla fine sempre di consumo, di mobili, e di tutto il vasto assortimento di
cui è formato un negozio Ikea, si potrebbe parlare di un nuovo umanesimo che molti ricercano oggi
in opposizione e in contrasto a tutto lo spreco di risorse umane e ambientali
cui abbiamo assistito finora.
Fatto sta che Ikea Italia nell’anno
fiscale 2014 ha investito nell’illuminazione a Led in 12 pdv per il risparmio
energetico, nel fotovoltaico in 18 dei complessivi 21 negozi e ha destinato al
riuso o riciclo il 92% dei rifiuti. Questo per l’ambiente.
Sul fronte sociale collabora con
numerose associazioni e ong (Save the Children, UNICEF, UNHCR e Medici Senza
Frontiere) per progetti destinati ad arredare le comunità che si occupano di
minori in situazioni di sofferenza o disagio, portatori di diversità e soggetti
senza fissa dimora. Infine, il lavoro. Sui 6.244 collaboratori italiani, il 58%
sono donne (42% alla dirigenza). Il 91% è a tempo indeterminato e il 67% a part
time con un contratto medio di 23 ore alla settimana. Nel 2014 Ikea ha continuato ad investire sulla qualità delle competenze
(133.000 ore di formazione = 1,6% delle ore lavorate) e nella crescita interna
(268 avanzamenti di carriera).
Tra le novità più importanti spicca il nuovo progetto
che ha l’obiettivo di formare i leader di domani attraverso 250 assunzioni di
alti potenziali nel corso dei prossimi 3 anni, pari a quelle generate con
l’apertura di un nuovo punto vendita. 26 giovani già assunti e 9 i punti
vendita coinvolti.
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